Kredity

PERFORMING ARTISTS
Michael The Skillerz
Michael The Skillerz
Performer
Qowo
Qowo
Synthesizer
Veez
Veez
Synthesizer
COMPOSITION & LYRICS
Micheal Ducoli
Micheal Ducoli
Songwriter
Diego Ghenzi
Diego Ghenzi
Songwriter
Angelo Raimondi
Angelo Raimondi
Songwriter
PRODUCTION & ENGINEERING
Qowo
Qowo
Producer
Veez
Veez
Producer

Texty

Vengo da un secolo di sonno come Art Cullaugh
Penna cubano e Macallan
Vivo fasi, scrivo frasi sopra navi di carta per rimanere a galla
Fuori 'sto freddo mi scalda, luna contraria
Brucio dieci ore col barman e vaffanculo al karma
La vita è un bushido per ciechi
Una danza di coltelli appeso sugli anelli come Yuri Chechi
Lavori, dormi e ripeti fino che cresci
Sacrificati al progresso come gli Aztechi
Figli di due comete in rotta, pronte alla caduta
Chi balla un tango lava le mani nel fango e dopo ti saluta
Il gioco che ti tiene in scacco, vomita chicuta
Ti guarda dentro con il volto coperto, un sacco di yuta
Quando la luce del giorno scoglie la coltre
Ti accoglie un cielo terso
Dimmi solo quanto hai perso e dopo passa oltre
Io come mille stelle morte, mille lune storte
Mille storie dette nell'orecchio dopo un bacio in fronte
È l'ambizione che ha reso l'uomo arido
Che se si chiude la porta si apre un bartatro (ah)
Io mi preparo al salto a passo stanco
Rido mentre piango come un ubriaco fradicio
Ti cerco dentro l'aria eterea, dentro una chimera
Dentro la luce del tramonto quando viene sera (seh)
Per un abbraccio degli amanti col mondo che trema
Notte di lividi e brividi corrono la schiena
Ora che assaggio le tue labbra per unirmi a Dio
Tu dammi un bacio col veleno e dopo dimmi: "Addio"
Di te sarà solo un ricordo, di me un corpo nella cenere
Noi come Marte e Venere, stesi sopra l'oblio
Ti cerco in notti senza tempo, notti senza luce
Tu guardami negli occhi, cantami la tua voce
Come il vento che soffia sulle tue pelli nude
Nel cielo dei gemelli Castore e Polluce
Ti cerco in notti senza tempo, notti senza luce
Tu guardami negli occhi, cantami la tua voce
E questa sabbia che scorre sulle tue pelli nude
Io e te fino alla morte, Castore e Polluce
Vado in un secolo di sonno e non posso allinearmi
Umanità di stolti, di falsi e sonnanbuli
Ora che ho già ricordi come avessi mille anni
E gli anni già mi piegan le ginocchia, sommandoli
Ai pianeti visti ricordo anche chi c'era
Quando rimavo e si finiva in fischi
Quando tremavo se finiva il whisky
Con tanta fiducia e poi costanza nei rischi
Nelle eclissi, sere tristi di fogli e condanna
Lo faccio senza dirlo a loro, senza disco d'oro
Visto l'obrobrio ai piedi di 'sto podio
Assisto allo stupro dell'arte, sai che rischio l'odio
Per quanto spesso urga il foglio è il mio purgatorio
Il vero rap in Italia è come il petrolio (yeah)
E dopo sedici anni al mic io rinasco
Di fare rap in Italia un po' mi vergogno
Ma dopo se a invitarmi è Mike ci ricasco
Io come mille lune storte ho fregato ombre
Sprecato donne, pregato forte, piegato colpe
E poi di notte sfregiato il viso pregiato della morte
Sperando in un qualcosa oltre (seh)
Litigo in fogli come Alterco, io mi ci tengo (seh)
Sdraiato a terra in questo albergo, Luigi Tenco
Se il vuoto si va irrigidendo
Fra questi corpi belli fuori, ma grigi dentro
Coltivo questa solitudine e se a volte poi mi manco mi aspetto
Non vendo il mio talento, frate, manco per scherzo
Un tempo m'illudevo, adesso manco mi aspetto
Che non scambiate l'arte per sterco
Per contenere cento vite dentro una canzone (seh)
Dentro il bicchiere acquavite, fuori acquazzone (seh)
Ed io sicario tra il cielo ed il divano
Da quando si chiude una porta e si apre un sipario
Ti cerco in notti senza tempo, notti senza luce
Tu guardami negli occhi, cantami la tua voce
Come il vento che soffia sulle tue pelli nude
Nel cielo dei gemelli Castore e Polluce
Ti cerco in notti senza tempo, notti senza luce
Tu guardami negli occhi, cantami la tua voce
E questa sabbia che scorre sulle tue pelli nude
Io e te fino alla morte (Castore e Polluce)
Written by: Angelo Raimondi, Diego Ghenzi, Micheal Ducoli
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