Lirik

[Verse 1]
Mamma mia che acqua
[Verse 2]
(Mh, niente male)
Roma, ventisei maggio del 2004
Credo che sia difficile capire quello che si sente dentro
In questo momento di attesa
Tre giorni prima ti siedi sul tavolo dei sogni
Entrando di prepotenza nel mondo di quelli là
Sì insomma, quelli che vedi sempre in tele
Le frasi più belle e più abili che hai mai ascoltato
E non ti sembra vero
Ma stanno parlando di te
Pronunciate da gente che conta
Da gente che prima di te ha sperato e gioito
In quelle belle parole
Ed allora credi il tuo lavoro non è mai stato vano
Le notti a suonare una chitarra sgangherata
Con un vicino che ti bussa alla parete
Per dormire la sua notte solo più tranquilla
I sacrifici per partecipare a qualsiasi manifestazione sonora
Non importa il nome
Purché si canti
E si faccia vedere agli altri la voglia di arrivare
[Verse 3]
Beh, la carica che ho dentro è arrivata
Ed ha colpito forse le persone più giuste per riceverla
Io il tavolo grande l'ho visto, l'ho toccato
E vi assicuro che è stupendo
Oggi però in mano non ho molto
Solo i ricordi e tanta voglia di aspettare
Le promesse sono imminenti
Ma il tempo passa ed io sono qui
Appeso allo squillo di questo silenzioso telefono
Aspetterò sereno con il mondo
Per capire se il tavolo dei sogni è una realtà di questa vita, la mia
E la cosa più bella è che è proprio la vita in un modo o nell'altro
Ci dà sempre un'opportunità
Basta solo farla nostra
Non dimenticherò mai il ventidue maggio del 2004
Vabbuo'
Written by: Flavio Abbonizio
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