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Credits

PERFORMING ARTISTS
Giorgio Faletti
Giorgio Faletti
Vocals
Paolo Jannacci
Paolo Jannacci
Accordion
Davide Fumagalli
Davide Fumagalli
Bassoon
Laura Magistrelli
Laura Magistrelli
Clarinet
Roberto Gualdi
Roberto Gualdi
Drums
Lorenzo Feliciati
Lorenzo Feliciati
Electric Bass Guitar
Francesca Rapetti
Francesca Rapetti
Flute
Pier Luigi Ferrari
Pier Luigi Ferrari
Guitar
Alfredo Pedretti
Alfredo Pedretti
Horn
Domenico Lamacchia
Domenico Lamacchia
Oboe
Lucio Fabbri
Lucio Fabbri
Piano
Gino Avellino
Gino Avellino
Trombone
Raffaele Rebaudengo
Raffaele Rebaudengo
Viola
Carmelo Emanuele Patti
Carmelo Emanuele Patti
Violin
Roberto Izzo
Roberto Izzo
Violin
Stefano Cabrera
Stefano Cabrera
Violoncello
COMPOSITION & LYRICS
Giorgio Faletti
Giorgio Faletti
Composer

Lyrics

Forse possiamo cambiarla, ma è l'unica che c'è
Questa vita di stracci e sorrisi e di mezze parole
Forse cent'anni o duecento, è un attimo che va
Fosse di un attimo appena, sarebbe com'è
Tutti vestiti di vento a inseguirci nel sole
Tutti aggrappati ad un filo, e non sappiamo dove
Minchia, signor tenente
Che siamo usciti dalla centrale
Ed in costante contatto radio, abbiamo preso la provinciale
Ed al chilometro 41, presso la casa cantoniera
Nascosto bene la nostra auto, che si vedesse che non c'era
E abbiam montato l'autovelox, e fatto multe senza pietà
A chi passava sopra i cinquanta, fossero pure i cinquanta di età
E preso uno senza patente
Minchia, signor tenente
Faceva un caldo che se bruciava
La provinciale sembrava un forno, c'era l'asfalto che tremolava
E che sbiadiva tutto lo sfondo, ed è così, tutti sudati
Che abbiam saputo di quel fattaccio, di quei ragazzi morti ammazzati
Gettati in aria come uno straccio, caduti a terra come persone
Che han fatto a pezzi con l'esplosivo, che se non serve per cose buone
Può diventare così cattivo che dopo, quasi non resta niente
Minchia, signor tenente
E siamo qui con queste divise
Che tante volte ci vanno strette, specie da quando sono derise
Da un umorismo di barzellette, e siamo stanchi di sopportare
Quel che succede in questo Paese, dove ci tocca farci ammazzare
Per poco più di un milione al mese, e c'è una cosa qui nella gola
Una che proprio non ci va giù, e farla scendere è una parola
Se chi ci ammazza prende di più di quel che prende la brava gente
Minchia, signor tenente
Lo so che parlo col comandante
Ma quanto tempo dovrà passare? Che a star seduti su una volante
La voce in radio ci fa tremare, e di coraggio ne abbiamo tanto
Ma qui, diventa sempre più dura quando ci tocca fare i conti
Con il coraggio della paura, e questo è quel che succede adesso
Che poi, se c'è una chiamata urgente, si prende su e ci si va lo stesso
E scusi tanto se non è niente
Minchia, signor tenente
Per cui, se pensa che c'ho vent'anni
Credo che forse non mi dà torto se riesce a mettersi nei miei panni
Magari non mi farà rapporto, e glielo dico sinceramente
Minchia, signor tenente
Written by: Giorgio Faletti
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