Minuscola

Tu guarda come si alza, fra le luci nell'alba, sembra divori l'aria

Divori l'aria

Io l'ho sognato già tanto, l'ho guardato dal basso ed ho già imbarcato le idee

Ehi, ehi

E passa sopra la sabbia, poi si specchia nell'acqua, lascia i colori d'Africa

Colori d'Africa

Illuminato da un lampo, tutto in acciaio bianco

Sembra che chiami me e te

E non bastava la gioia per studiare ogni giorno

Sotto gli occhi nel buio, luci dell'aeroporto

Ci mancava un po' tutto tranne che un desiderio

Che sembrava impossibile, sembrava impossibile

Ed aumentava l'idea che viveva in un volo

In viaggio dalla Guinea verso il centro del mondo

La nostra terra fra i regni nonostante gli stenti

Ci sembrava bellissima, ci sembrava bellissima

Così Yaguin e Fodè, che erano cuore più mente

Nascosti in fondo ad un jet, in viaggio dentro al suo ventre

L'ultimo bacio alla mère a cui non dissero niente

L'ultimo abbraccio fra frères e si dicevano che

Domani pensaci bene, noi saremo là insieme mentre voliamo via

E arriveremo davvero in quella parte di cielo che sembrava utopia

E noi vedremo la terra allontanarsi in un lampo e diventare minuscola

In volo sopra a un pensiero che non ha un suo emisfero, né colore, né etnia

Tu senti l'aria che canta, danza sopra ogni ala mentre sale su rapida

Sale su rapida

Non vedo l'ora che arrivi, plani sulle colline per scoprire Bruxelles

Ehi, ehi

Più si allontana da casa, corre sui paralleli e fuori il mondo che cambia

Fuori il mondo che cambia

Sai, se va bene vedremo cento e più biblioteche e mille città europee

Ehi, ehi

E finalmente vedremo Praga, Londra e Parigi

A scuola piccole foto fra le righe dei libri

E stare qua in alta quota per volare in Europa

Ci sembrava incredibile, ci sembrava incredibile

E finalmente vedremo Vienna, Roma e Berlino

E impareremo la storia, l'arte e tutto il diritto

Abbiamo scritto una lettera che più che supplica

Era un grido fortissimo, un grido fortissimo

Così che Yaguin e Fodè che erano bravi studenti

Ma in scuole senza la luce e in classi da centoventi

E adesso al freddo e nel buio su a diecimila metri

Hanno una lettera chiusa da portare all'UE

Domani pensaci bene, noi saremo là insieme mentre voliamo via

E arriveremo davvero in quella parte di cielo che sembrava utopia

E noi vedremo la terra allontanarsi in un lampo e diventare minuscola

In volo sopra a un pensiero che non ha un suo emisfero, né colore, né etnia

E li trovarono all'alba, erano appena atterrati

In fondo, dentro l'aereo i loro corpi ghiacciati

Loro due clandestini con i sogni di tanti

Poco più che bambini con i sogni giganti

E li trovarono all'alba erano appena arrivati

Appena sopra il carrello i loro corpi abbracciati

Per cercare in Europa un sogno e una vita nuova

Quanti Yaguin e Fodè da allora muoiono ancora?

...E ancora, e ancora…