Hudební video

Kredity

PERFORMING ARTISTS
The Bank
The Bank
Performer
Giovanni Gulino
Giovanni Gulino
Performer
COMPOSITION & LYRICS
Alberto Cazzola
Alberto Cazzola
Composer
Francesco Draicchio
Francesco Draicchio
Composer
Lodovico Guenzi
Lodovico Guenzi
Composer
Alberto Guidetti
Alberto Guidetti
Composer
Enrico Roberto
Enrico Roberto
Composer
Matteo Romagnoli
Matteo Romagnoli
Composer

Texty

E torno da solo al locale a caccia di lanterne prendendole per lucciole Mi faccio offrire da bere da Luca e cerco lei, ricolmo di sobbalzi liceali Cercando la posa, la mira, il tempo atto a ordire, eh-eh, il mio inganno So muovere un dito e appenderci il fiato di mille persone su un palco Ma qui non so neanche parlare Il suo amico che ho fregato l'altro giorno oggi mi inculerà Mi fa felice che mi accolga con quella sua faccia da deficiente Gli chiedo di salvarmi la vita e lui mi dice: "Va' da lei, è la tua fan più affezionata" È lei che avevo cercata, Venere scollata in corpo da Lolita Fin troppo cordiale per come saluta, si scioglie intignata Il suo non essere abbastanza ubriaca poi invoca una serenata Cantami hip-hop, fammi sudare la febbre L'apatico è triste, ma ha un ritmo che mi trascina E intanto mi chiedi se è cigno o gallina Com'è che ti chiami? Livia? Lidia? Livia, Li-, Li-, Li-, Li-, Li-, Li-, Li-, Livia come? Livia fa con la v con le dita E il delta di Venere si apre alla foce della mia fantasia da ladro di cuori col bruco La porto a bere come un cane pastore, lei mi porta a spasso come un barboncino Mi attrae quel divano, mi siedo e Livia se ne va, eh già, persino tra gli amici Perdendosi nei fumi del barismo cordiale Il mio divano in simil pelle è un amaro naufragare La testa è fradicia di cazzate e anche il gin invece di grondare piange Una solitudine atavica del cugino triste di Umberto Smaila Io perso ad aspettare un segno da Venere in vestitino Mentre qualche stronzo fa un filmino e grida: "Baby, uh, uoh-oh-oh-oh-oh" Con la faccia vissuta della rockstar al bar del pescatore Di chi è finito sotto un camion di salvaslip con le ali Guardo culi che non potrò toccare, disegno curve che non saprò ricalcare E mi chiedo, ma a cosa serve il mercato? A fabbricare lussi, a fabbricare l'usato? E intanto sono stonato e Afrodite non arriva La mia bocca è una maschera di saliva e il bicchiere un cunicolo di ghiaccio Qualcuno intorno starà pensando: "Io vi piaccio?" Qualcuno stasera invece sta pensando: "Vado a fica" E io penso ai vestiti, alle macchine, alle cene, ai cocktail, ai cappellini Al controcorrente che perde degli uomini che sanno dire in cifre cos'hanno da offrire alle donne Che sanno farsi comprare senza farlo pesare Il partito negli ultimi vent'anni è andato a puttane come il re E come il re ha imparato a sparare E con il re tornerà sifilitico e con un colpo sempre in canna Per la gioia di ogni massaia drogata Non arriva Giunone sciupata, i suoi piedi da fata chissà dove l'avranno portata Ha troppi amici, per questo non mi dice mai: "Mi piaci o ti salvo la vita" La vita è perduta, non sono mai stato il bello del locale a parte al pranzo di Natale Ma li conosco e so cos'hanno da raccontare Voi siete belli e terribili con le tempeste Mettete i dischi su e dopo incendiate le feste Normale stentiate a provare emozioni forti d'altronde Per essere leggende prima bisogna essere morti Puliti e pettinati, ma morti, sempre sulla lista, ma morti La mia generazione è una merda Quest'Italia è una merda, le donne sono una merda Gli aperitivi fanno tutti quanti merda I vestiti e i bicchieri di plastica mi hanno rotto il cazzo Dovremmo essere nudi come vermi al macello su questa pista A leccarci le ferite per il nostro tempo perduto a rincorrere cazzate Che nudi si è tutti più brutti e più veri, anche le belle fiche Merde, merde, merde, merde, merde, merde, merde, merde, merde, merde Voi non avete un cazzo da dare ed è un furto quel poco che avete da chiedere alla vita I commenti sul baffo, ma sei dimagrito? Si schiaccia facendo l'attore, eh? Poi arriva un trentenne a caccia di quelli che la domenica mattina piangono Cagando sangue e invocando la mamma e intavola una teoretica Sullo sbottonamento del secondo bottone della camicia, cambia tutto, vero? O no? Fa agli amici che nicchiano, mentre gongolo dice: "Va' da lei" E io a lei dico: "Non m'hai salvato la vita una volta, figuriamoci la seconda" E senza dire niente, Livia se n'è andata Senza sapere di nulla, senza motivo per essere ricordata T'avessi visto guardare la neve d'aprile per strada Poi non t'avessi più incontrata Forse t'avrei per sempre amata
Writer(s): Enrico Roberto, Francesco Draicchio, Alberto Cazzola, Alberto Guidetti, Lodovico Guenzi, Matteo Romagnoli Lyrics powered by www.musixmatch.com
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