Vídeo musical

Fabio Concato ... "051 / 222525" (Telefono Azzurro) - versione originale - 1988
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Créditos

PERFORMING ARTISTS
Fabio Concato
Fabio Concato
Performer
Lucio Dalla
Lucio Dalla
Performer
Bruno Zucchetti
Bruno Zucchetti
Performer
COMPOSITION & LYRICS
Fabio Concato
Fabio Concato
Arranger
Bruno Zucchetti
Bruno Zucchetti
Arranger
PRODUCTION & ENGINEERING
Fabio Concato
Fabio Concato
Executive Producer
Phil Ramone
Phil Ramone
Producer
Popi Fabrizio
Popi Fabrizio
Producer
Massimo Giannettoni
Massimo Giannettoni
Executive Producer

Letras

E tutti fermi in fila ad aspettare Che scatti quel semaforo Avessi almeno la mia radiolina Che sentirla è uno spettacolo E guarda che ti ho visto Con le mani dentro il naso, sei romantico E poi la stessa mano Te la passi tra i capelli, sei fantastico Ma quanti manifesti colorati Così grandi non li ho visti mai Che gambe deliziose, son le calze un po' velate Tu non le compri mai Biscotti per l'infanzia, poveretta Carte igieniche lunghissime Sentissi come è morbida E ogni volta viene voglia di "cosare" E all'improvviso arrivi tu Un manifesto in mezzo agli altri Su quel faccino quanti pugni, quante botte Ma lo sai che ti potevano ammazzare? Su babbo, smettila di bere E non mi picchiare un'altra volta Che ogni volta ho più paura E quando cerco dl scappare Non arrivo mai alla porta Mi raggiungi e sei una furia Non c'entro niente coi tuoi guai Non c'entro con i dispiaceri Non ti ricordi, ieri, che mi portavi al mare? E siamo ancora fermi ad aspettare Che scatti quel semaforo Avessi almeno la mia radiolina Che a sentirla è uno spettacolo Guardo il mio vicino, è lì tranquillo Tramortito dal suo stereo E arrivano frequenze così basse Che divento tachicardico Ma quanti manifesti colorati Così grandi non li ho visti mai C'è un Brandy un po' speciale per un fico eccezionale Non me lo compri mai E detersivi così intelligenti Che gli manca solo di parlare E macchine potenti e prestigiose che se non puoi Le puoi rubare E all'improvviso torni tu Un manifesto in mezzo agli altri Ed hai un faccino cosiì triste Che a guardarti dentro agli occhi Ci si potrebbe vergognare "Ma babbo non ho fatto niente E non mi picchiare un'altra volta Che ogni volta ho più paura E ho paura ormai di tutto Di pensare e di parlare Ho anche paura di dormire Ma, giuro, quando sarò grande mi voglio vendicare Non mi ricorderò mai più che mi portavi al mare" E finalmente ci muoviamo tutti Con te che mi vuoi stringere Io sto pensando ancora a quel faccino Passa, se vuoi passare Ma quanti sono quei faccini E quanto sono disperati Li senti piangere ogni notte E non c'è mai nessuno che li aiuti E tutti a dire: "Che vergogna!" Ma tutti a chiudere la porta "In fondo a noi cos'è che importa Il nostro bimbo è qui che sogna" Ma per Dio, di là c'è un altro bimbo uguale Che ha bisogno di sognare Magari un padre un po' diverso Che lo porti un'altra volta al mare
Writer(s): Fabio Piccaluga Lyrics powered by www.musixmatch.com
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