Vídeo musical

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Créditos

PERFORMING ARTISTS
Assalti Frontali
Assalti Frontali
Performer
COMPOSITION & LYRICS
Walter Buonanno
Walter Buonanno
Composer
Luca Mascini
Luca Mascini
Songwriter

Letras

Le spugne galleggiano un pò Assorbono, assorbono Ma tutto ciò che assorbe, affonda Io affonderò Prendo un po' di calma, voglio stare a galla Come quella volta alla porta di Ramallah Ho chiuso gli occhi, ho aperto il mio cuore Perché ogni giorno qualche cosa nasce e qualche cosa muore E porto con me un dolore, che viene da lontano Lontano, è un richiamo Le spugne galleggiano un pò Assorbono, assorbono Ma tutto ciò che assorbe, affonda Io affonderò Prendo un po' di calma, voglio stare a galla Come quella volta alla porta di Ramallah Ho chiuso gli occhi, ho aperto il mio cuore Perché ogni giorno qualche cosa nasce e qualche cosa muore E porto con me un dolore, che viene da lontano Lontano, è un richiamo Io tornavo a casa già distrutto Ripensavo a tutto Canticchiavo il brutto, il bello e il bello e il brutto Elaboravo il lutto Di quello che ora è andato e quello che ho perduto Perché non siamo niente Io sono un sopravvissuto Ma il cuore va, il cervello va Vanno i nervi e i muscoli Siamo cosi forti, fragili e minuscoli E non importa se avrò vinto o perso Io sono diverso, accendo il fuoco e risto e loco, anche se scherzo E qualcosa dentro è morto e prende lo sconforto Il sogno è già finito ed era cosi corto Dove volevo andare? Cosa volevo fare? Dovevo perderlo il mio sguardo e poi dimenticare Ma resto ancora qui, tra l'esplosione e il fumo Se non la faccio io sta strada, non la fa nessuno E' un pezzettino è vero, è mia poesia in questa città Ci manca molta fantasia per sopportare la realtà Le spugne galleggiano un pò Assorbono, assorbono Ma tutto ciò che assorbe, affonda Io affonderò Prendo un po' di calma Voglio stare a galla Come quella volta alla porta di Ramallah Ho chiuso gli occhi, ho aperto il mio cuore Perché ogni giorno qualche cosa nasce e qualche cosa muore E porto con me un dolore, che viene da lontano Lontano, è un richiamo E ora Assalti che dice? Che dice? Militant A che dice? Io senza lotta non so essere felice E a Roma che si dice? Che si dice? La vita che dice? Ho un segno in faccia che non è una ruga, è una cicatrice E credo ancora, credo sempre, credo a tutto Come un neonato Qualcosa è morto ma qualcosa è anche nato E torno a casa nel macello Canticchiando il bello, il brutto, il brutto e il bello Dentro al mio cervello Accarezzando un coltello Che ho sempre in mezzo ai denti Non lo cambiamo il mondo, lo lasciamo tutto Come ai mezzi eventi Tra palazzine, affari e luci delle insegne Chi vedo? Vedo i miei, le persone degne E lascio i dubbi filosofici, ho la mia disciplina Faccio i miei gesti meccanici, parlo con la rima Con una voce dentro, dagli abissi del tempo Qualcuno da laggiù mi ha lasciato un testamento E resto ancora qui, tra l'esplosione e il fumo Se non la faccio io sta strada, non la fa nessuno E' un pezzettino è vero, è mia poesia in questa città Ci manca molta fantasia per sopportare la realtà Le spugne galleggiano un pò Assorbono, assorbono Ma tutto ciò che assorbe, affonda Io affonderò Prendo un po' di calma Voglio stare a galla Come quella volta alla porta di Ramallah Ho chiuso gli occhi, ho aperto il mio cuore Perché ogni giorno qualche cosa nasce e qualche cosa muore E porto con me un dolore, che viene da lontano Lontano, è un richiamo Le spugne galleggiano un pò Assorbono, assorbono Ma tutto ciò che assorbe, affonda Io affonderò Prendo un po' di calma Voglio stare a galla Come quella volta alla porta di Ramallah Ho chiuso gli occhi, ho aperto il mio cuore Perché ogni giorno qualche cosa nasce e qualche cosa muore E porto con me un dolore, che viene da lontano Lontano, è un richiamo
Writer(s): Luca Mascini, Walter Buonanno Lyrics powered by www.musixmatch.com
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