क्रेडिट्स
PERFORMING ARTISTS
Egreen
Rap
COMPOSITION & LYRICS
Nicolas Fantini
Songwriter
Lorenzo Decina
Songwriter
PRODUCTION & ENGINEERING
Neazy Nez
Producer
Roy Zen
Mastering Engineer
गाने
Il problema è con te stesso e qualcosa di te lo sa
Anche tu per il rap sei a milano hai cambiato città
Un’altro dopo i trenta non capisce come mai
Io ne so qualcosa certe cose non cambiano mai
Non è Tornato il rap è tornato quel momento
Col quadruplo delle motivazioni attraverso quali argomento
Il significato intrinseco di cambiamento
Bombardo il campo semantico di parola “intrattenimento”
Gli ultimi treni son partiti
Di tre generazioni fondate sulla mediocrità e gli attriti
Sulla frustrazione e i buoni auspici
A qualcuno il rap ha comprato la casa a qualcuno ha fuso i tralicci
Io non sono un boss sono un leader
I pesi me li sono messi addosso e li onoro fino alla fine
Il rancore mi ha annichilito
L’ho tenuto per mano fino all’estrema unzione e non l’ho mai tradito
Oggi prendo la mira e sento l’odoro dell’aria
Perche so cos’è uno scopo a differenza di andare in battaglia
La verità è intuitiva e cuoce lenta al culmine
Se nella disciplina valorizzi sia il Kata che il Kumitè
Si si è con te stesso e qualcosa di te lo sa
Anche tu per il rap sei a milano hai cambiato città
Un’altro dopo i trenta non capisce come mai
Io ne so qualcosa certe cose non cambiano mai
Tanti Io ne visti tanti passarmi davanti ma in para dura asfaltati altrettanti
Tanti vogliono questi palchi ma quanti negli anni vivranno in pace coi loro rimpianti
Tanti adesso siamo in tanti e se penso alla mia vita è nel foglio che Cho davanti
Tu dammi quel cazzo di mic che ti spiego come si passa i testimone a chi verrà sto cazzo di impiego
Di stronzi come me ce ne sono altri cento pronti
Nelle fabbriche i cantieri i magazzini e bassifondi
Senza sogni che rincasano a droppare con i polpastrelli sporchi
A cui fa schifo dover sottostare a leggi di oligarchi e tonni
Pensi che io sia lo stesso di dieci hanno fa
Forse hai frainteso il senso di passione accostando a velleità
Non è il volere di dio il volere è mio
Plasmare a giochi fatti in rumore bianco ogni brontolio
Ci voglion palle per fare una rapa in banca
Quanto per fare l’artista con profitto e dignitò a testa alta ai quaranta
Io ancora no rido ma fra un pò rido parecchio
Tu continua a trovare nemici ovunque tranne che allo specchio
Hanno azzerato il rap sputando in faccia alla classe operaia
Fumo e specchi e una critica sociale sommaria
È la metafora del rapper che ai live non rispetta i fonici
Il futuro mi entusiasma poca dal distretto dodici
Tanti Io ne visti tanti passarmi davanti ma in para dura asfaltati altrettanti
Tanti vogliono questi palchi ma quanti negli anni vivranno in pace coi loro rimpianti
Tanti adesso siamo in tanti e se penso alla mia vita è nel foglio che Cho davanti
Tu dammi quel cazzo di mic che ti spiego come si passa i testimone a chi verrà sto cazzo di impiego
Written by: Lorenzo Decina, Nicolas Fantini