Siderale

un giro in macchina per rimanere sulla Terra

me lo dicevi tu,

ma la tua voce è più bella.

la tua voce di perla

la sento ogni volta che ho voglia di dimenticare,

di fare a pezzi quel pronome

nello spazio siderale.

un giro in macchina

passiamo sulle braci ardenti.

i tuoi occhi, i tuoi denti

fanno finta di niente

ma non è così facile.

Nonna Salice l’aveva detto,

‘trova il tempo di ascoltare

questo vento e questo temporale’.

ma non hai fatto niente

per rimanere in orbita,

in orbita

lo so

che sembra sempre autunno,

ma ci riscaldavamo a turno.

un giro in macchina

nuotiamo in onde medie

che si frappongono fra i miei respiri

e le tue mani siberie,

s’infrangono come il silenzio sulla notte polare,

sei mesi senza luce,

ci siamo arresi alle parole.

un giro in macchina ma tu sei un’astronave,

e l’acqua cade giù

fredda come neve al sapore di sale.

cade giù

e non c’è niente, niente, niente da dire.

una supernova prima di sparire.

ma non hai fatto niente

per rimanere in orbita,

in orbita

lo so

che sembra sempre autunno,

ma ci riscaldavamo a turno

e non te lo nascondo

che ho perso il conto

e neanche me ne importa,

perché se manchi tu

mi manca il sangue nell’aorta.