Ascolta 'La pianura dei 7 fratelli (Remastered)' di Gang

La pianura dei 7 fratelli (Remastered)

Gang

Pop

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Testi

E terra, e acqua, e vento Non c'era tempo per la paura, Nati sotto la stella, Quella più bella della pianura. Avevano una falce E mani grandi da contadini, E prima di dormire Un padrenostro, come da bambini. Sette figlioli, sette, di pane e miele, a chi li do? Sette come le note, Una canzone gli canterò. E pioggia, e neve e gelo e vola il fuoco insieme al vino, e vanno via i pensieri insieme al fumo su per il camino. Avevano un granaio e il passo a tempo di chi sa ballare, di chi per la vita prende il suo amore, e lo sa portare. Sette fratelli, sette, di pane e miele, a chi li do? Non li darò alla guerra, all'uomo nero non li darò. Nuvola, lampo e tuono, non c'e perdono per quella notte che gli squadristi vennero e via li portarono coi calci e le botte. Avevano un saluto e, degli abbracci, quello più forte, avevano lo sguardo, quello di chi va incontro alla sorte. Sette figlioli, sette, sette fratelli, a chi li do? Ci disse la pianura: Questi miei figli mai li scorderò. Sette uomini, sette, sette ferite e sette solchi. Ci disse la pianura: I figli di Alcide non sono mai morti. E in quella pianura Da Valle Re ai Campi Rossi noi ci passammo un giorno e in mezzo alla nebbia ci scoprimmo commossi.
Writer(s): Alessandro Severini, Marino Severini Lyrics powered by www.musixmatch.com
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