Testi

Amavo un cannibale che chiamava Annibale Un giorno mi baciò, le labbra mi mangiò Nei giorni di sereno mangiava gambe e seno Un triste giovedì il naso mi inghiottì Eppure eppure i baci suoi ricordo con ardor Quei baci non dimentico, d'amore e di dolor Lo rividi una domenica pregare a un simulacro Poi subito, volgendosi, mangiarmi l'osso sacro Piangendo calde lacrime stringevo i suoi ginocchi Ma Annibale, famelico, sdegnò soltanto gli occhi Annibale, ricordami, io penso, penso a te Coi denti tuoi dolcissimi ti sento sempre in me
Writer(s): Luigi Negri Lyrics powered by www.musixmatch.com
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