Слова

Un sole bianco si è preso il cielo sopra Roma E le terrazze di Trastevere sono uccelli pronti ad emigrare Un campanile suona un tempo fermo da settimane Ed io che sbatto dentro questa casa e non so più che fare Leggere un libro va bene, appassionarsi a una serie Guardarla senza stupore e poi dimenticare Mettersi a cucinare e non avere più voglia di mangiare Guardarе il piatto per ore e pеnsare Che stupido che sono, che stupido che sono Vieni a ridere di me Che oggi non voglio più scordarmi di te Vieni a ridere con me Che oggi non voglio più scordarmi di te, scordarmi di te Ho mangiato il primo gelato della stagione Mi è sembrato avesse un altro gusto, tutto un altro sapore E non dirmi che sono il solito guastafeste Forse solo un po' nostalgico, ma che ci posso fare Cambiare gusto va bene Ma certe volte è bello avere un porto a cui tornare Un porto a cui tornare, un porto a cui tornare Vieni a ridere di me Che oggi non voglio più scordarmi di te Vieni a ridere con me Che oggi non voglio più scordarmi di te, scordarmi di te Vieni a ridere di me Che oggi non voglio più scordarmi di te Vieni a ridere con me Che oggi non voglio più scordarmi di te, scordarmi di te
Writer(s): Antonio Diodato Lyrics powered by www.musixmatch.com
instagramSharePathic_arrow_out