Lyrics

Mi vesto alla rinfusa, un nulla e sono in strada Mi scontro con la gente, non sento più le gambe Metto un passo dopo l'altro che quel che è fatto è fatto La testa mi frastorna, inciampo, cado a terra Mi perdo tutt'a un tratto, chi incontro tira dritto Suoni e voci senza forma, svanisco tra la folla Poi di corsa alla stazione, nella calca e col fiatone Vado in giro con la foga che hanno i matti Senza controllo, né una meta che si rispetti Non mi do tregua, solo e stremato dall'affanno In piedi a stento, come uno scatto e poi sprofondo Le dieci del mattino, per strade secondarie In preda allo sconforto, a rotta di collo Quel che è perso non ritorna, mi dico poco importa Straziato dal rimorso, mi fermo, ci ripenso Mi mancano le forze, cammino, non mi do pace Sento caldo, sudo freddo, prendo fiato, perdo tempo Contro logica e buon senso faccio piani e poi li butto al vento Vado in giro con lo sguardo che è dei pazzi La mente storpia e il cuore che mi cade a pezzi A precipizio, senza più forza nelle gambe Non ho controllo e non m'importa più di niente Vado in giro con la foga che hanno i matti Senza controllo, né una meta che si rispetti Non mi do tregua, solo e stremato dall'affanno In piedi a stento, come uno scatto e poi sprofondo
Writer(s): Andrea Poggio, Enrico Gabrielli Lyrics powered by www.musixmatch.com
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