Credits

PERFORMING ARTISTS
Paolo Pietrangeli
Paolo Pietrangeli
Performer
COMPOSITION & LYRICS
Paolo Pietrangeli
Paolo Pietrangeli
Songwriter

Lyrics

La notte in cui mi tolsi l'armatura
Scopersi qualche ammaccatura
Graffi superficiali
Indolenziti muscoli dorsali
Ma piccoli problemi
Capì di stare meglio senza freni
Senza tante paure
Né chiodi o serrature
I movimenti certo un po' impacciati
Dopo tanto legati
Poi liberi e contenti
Di tornare normali
La notte in cui mi tolsi l'armatura
Mi misi anche gli occhiali
Sul naso di chi
Non vede che qui
È tutto l'opposto
Di un mondo che è a posto
Sul naso di chi
Non vede che qui
È pieno di chiodi
Che dice "Che modi! Che modi! Che modi!"
E c'è pure quello che vede le stelle
E dice "Che stalle! Che stalle! Che stalle!"
E c'è suo fratello che vede una pelle
E dice "Che palle! Che palle! Che palle!"
E loro cugino che non s'affatica
Che non s'affatica nemmeno a parlare
E parla che sembra, che sembra un giornale
Stampato anche male, stampato anche male
E poi conoscenti, amici e parenti
Cognati ed affini, lontani e vicini
Non fanno mai sforzi, non vanno mai avanti
E sono contenti, contenti, contenti
Felici di stare dentro un'armatura
La vogliono dura, più dura, più dura
Che no, non ci passi un po' di fantasia
Che fa solo male e poi c'è nostra zia
Che fa i rigatoni, gatoni, gatoni
Che son tanto buoni, ma buoni, ma buoni
Ci sono armature di tutti i colori
Di tutte le forme, di tutti i valori
Di mille misure, pesanti e leggere
Son tutte armature, son tutte armature
Se c'è qualcuno che muove il suo labbro
E tenta d'uscire, gli manda giù Fabbro
Ed ecco che arriva, mi stringe una mano
In un guanto di ferro, mi serra anche l'ano
E poi chiede aiuto ad un certo Guglielmo
Mi tengono fermo, mi fissano l'elmo
Abbassan pian piano la nera celata
La bocca la voglion tappata, tappata
Tappata, tappata, tappata, tappata
Written by: Paolo Pietrangeli
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