ZINGARI

Che te lo scrivo a fare? Tanto già so la risposta

Ma è un istinto primordiale scavarmi da solo la fossa

Dal ridere come pazzi a litigare come zingari

Da scomparire dentro agli abbracci

Al confidarsi e farci piccolissimi

Ritrovarsi nella stessa città

Stesso locale, lo stesso bancone

Soltanto che adesso ha cambiato gestione

Ma si ricorda ancora bene i nostri occhi

Tu che vai a ballare, io vado a dormire

Sei la puntina sopra al rigo di un vecchio vinile

Sei la rincorsa per saltare giù, ma sopra a delle mine

L'ultimo nome, sesto per morire

Tu non sai cantare, io non so soffrire

Sei una partita persa con un rigore alla fine

Sei la scommessa perfetta, ma fatta con le vecchie lire

L'ultimo nome, sesto per morire

La luce dalla tua finestra illumina la strada

Nella mia testa maledetta nebbia

Che ormai non si dirada

Comunque vada è stato un bel viaggio

Ma ci ho rimesso solo io

Non era un film, era un cortometraggio

Dove il finale somiglia a un addio

Ritrovarsi nella stessa città

Uguali spaccati a metà

Tu chiamala necessità

Se ti guardo ancora con gli stessi occhi

Tu che vai a ballare, io vado a dormire

Sei la puntina sopra al rigo di un vecchio vinile

Sei la rincorsa per saltare giù, ma sopra a delle mine

L'ultimo nome, sesto per morire

Tu non sai cantare, io non so soffrire

Sei una partita persa con un rigore alla fine

Sei la scommessa perfetta, ma fatta con le vecchie lire

L'ultimo nome, sesto per morire