Lyrics

Il batterista si chiama Marcello Catalano Al basso Renato Meli Tastiere, Stefania Schiavone Chitarre e tastiere, Luigi Schiavone Piano americano E sfioro il tavolo con una mano Pomeriggio strano E un desiderio che è fuggito lontano Polvere, gran confusione, un grigio salone In quale direzione io caccerò la Polvere dai miei pensieri? E quanti misteri coi pochi poteri Che la mia condizione mi dà Aria un po' viziata Quella finestra andrebbe spalancata Tela rovinata E la cornice tutta consumata Polvere, troppi ricordi, è meglio esser sordi E forse è già tardi per togliere la Polvere dagli ingranaggi, dai volti dei saggi Coi pochi vantaggi che la mia condizione mi dà Non mi cercare che non mi riconoscerai Non mi cercare che non mi riconoscerai Non mi cercare che non mi riconoscerai Non mi cercare che non mi riconoscerai Non mi cercare che non mi riconoscerai (Polvere, gran confusione, un grigio salone) Non mi cercare che non mi riconoscerai (In quale direzione io caccerò la) Non mi cercare che non mi riconoscerai (Polvere dai miei pensieri e quanti misteri) Non mi cercare (Coi pochi poteri che la mia condizione mi dà)
Writer(s): Enrico Ruggeri, Luigi Schiavone Lyrics powered by www.musixmatch.com
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