Lyrics

Grecia, 2 dicembre 91, isola di FISTFAKOS. I pescatori rispondono così: "E quella volta una domenica di luglio C'ero io con un collega Con lo scorfano che annega E forse troppo pesce sega, Poi lo Sparta aveva perso Cinque a zero con il Parma (E questo dato già conferma, Theodorakis fuori forma). Pescavamo a squarciagola, Si levava cupo un cantos, Le canzoni di Vangelis, Le minchiate degli Skiantos, Poi vediamo l'isolotto, Sembra quasi una leggenda: C'è il bouxouki in riva all'onda, C'è il Suzuki sulla sponda. Dopo mesi sei di mare Senza mai presenza umana Ci fiondiamo sulla spiaggia Che è ripiena di... ITALIANA!" Sapore di pinne, sapore di fucile. Sapore di pinne, sapore di fucile. Sapore di... occhiali. "Sentito il pescatore? Allora è vero, tu e Giovana ave..." "Scusate se a 'sto punto m'intrometto, Sai chi sono? Son Giovana, E non per prender le difese Dell'amica mia del cuore Che anche a me mi fa due palle Con 'sti scampoli d'assenza, Tuttavia mi preme dire Che non è come tu credi: Siamo state prima a Naxos, Quindi a Sifnos, Santorini, Pornos, Copros, pure a Portos, Giù giù fino ad Aramis! Poi d'un tratto la sorpresa: "Sai c'è un'isola deserta, Due chilometri di spiaggia..." Ma tu il resto lo conosci, Ci hai già fatto la canzon. Poi difatti era deserta, Chi è quel scemo che ci arriva, Son sei giorni di traghetto, Strano il nome "FISTFAKOS". Sì va bè che i pescatori Sono stati un po' Brighella, Ma colei di cui tu sparli Lo ha trovato il suo equilibrio, E proprio grazie a FISTFAKOS! Pensa un po' che alla mattina Praticava dello shiatsu, Pensa un po' che al pomeriggio Praticava dello shiatsu, Pensa un po' che dopocena Sempre dietro con lo shiatsu. Shiatsu, shiatsu, shiatsu, shiatsu, Shiatsu, shiatsu, shiacciu, shiacciu. Io dicevo: "che due palle Con 'sta storia dello shiacciu!" Lei mi fa: "Ci ho l'equilibrio, Sono autonoma e vitale, Ci ho gli scampoli a manetta, E quando torno son decisa: Qui o mi laureo o vado in Spagna, Faccio un figlio oppure shiatsu, Leggo Gioice, Apollinaire O vado in barca o scrivo un film, Faccio un corso di teatro, Di ceramica o di shiacciu" Questo ha detto, quindi ammettilo Che te sei esagerato: Te l'ho detto già un miliardo Di miliardi e più di volte. Non volermene se affermo, no davvero, Non ti offendere se dico che sei... CALVO!" Sapore di pinne, sapore di fucile. Sapore di pinne, sapore di fucile. Sapore di... perdoonoo. A parte che tu diglielo a Giovana Che non sono mica calvo, Ci ho soltanto, certo, sì, La riga in mezzo che è un po' larga, Ma comunque e allora tu che mi dicesti: "Finalmente ci ho un lavoro Che mi rende soddisfatta, Mi accompagni? É il primo giorno Non vorrei arrivare tardi..." Io ti dissi: "Ti accompagno, Ma il vestito sei convinta Che non sia troppo vistoso, Quella tua maglietta fina Tanto stretta al punto che...". Tu glissasti e m'ignorasti, Ma insistetti e m'intimasti: "Posso andarci coi tassisti!" Poi alla fine andammo insieme, Fu un romantico tragitto, Lo sentivo che mi amavi. Quando poi improvvisamente, Là in quell'alberato viale, Tu scendesti e mi lasciasti Senza un cenno di saluto, Io restavo là a guardare Quel tuo lieto conversare Con gli autisti delle Ritmo, Delle Alfette e delle Golf Targate CO, targate VA, Targate SO, targate MI, Targate BG, targate MN, Targate TO, targate NA, Targate GE, targate SA, Targate FR, targate CS, Targate BECEDEFEGELEMENEPEQERESETEVEZE. Fu allora che compresi, E non potevo più mentirmi; Sei davvero, e tu m'insegni, La più amata a tutte l'ore: Quanto amore m'incoraggia! Sei davvero la più saggia; Vedi, non ci faccio caso Più né al Greco né alla spiaggia! Senza fiato senza bronco, Cosa fai chinata su quel tronco? Oggi vivi un sogno fatto tutto di targhe, Non svegliarti amore, sai che in fondo Sono di vedute larghe. PINNE.
Writer(s): Sergio Conforti, Claudio Bisio Lyrics powered by www.musixmatch.com
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